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"I pendolari sono tutti uguali!"La voce dei Sindaci e di ''Cittadinanza attiva''

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Martedì 26 Luglio 2011 15:18

I Sindaci di Allerona, Baschi, Castel Giorgio, CastelViscardo, Ficulle, Fabro, Monteleone d'Orvieto,Montegabbione, Parrano, Montecchio, Acquapendente, Castiglione in Teverina, esprimono disappunto per la scelta del Comune di Orvieto di applicare tariffe differenziate, per i pendolari che ogni mattina, per lavoro parcheggiano alla stazione; tariffe che sono di 3 euro al mese per i residenti e di 20 euro al mese per i non residenti.

"Il Comune di Orvieto, - dice la nota congiunta dei primi cittadini, - storicamente ha sempre condiviso con gli altri Comuni di questo territorio le scelte che incidevano sull'area vasta ma da tempo constatiamo la tendenza all'isolamento politico-amministrativo, anche per il fatto che certe proposte, anche laddove per correttezza non vengono nemmeno fatte, sono davvero inaccettabili.

Inaccettabile è penalizzare i lavoratori che vengono dai comuni fuori Orvieto, da fuori Provincia sostenendo una politica campanilistica, in cerca di consensi elettorali, che riporta questo territorio indietro di 30 anni.

I nostri lavoratori vorrebbero ben parcheggiare nelle nostre stazioni ferroviarie, quella di Allerona-CastelViscardo, quella di Baschi, quella di Fabro, quella di Alviano; quella di Castiglione in Teverina, peccato che i treni non fermino più la.....

Ed allora la Stazione ferroviaria di Orvieto è una risorsa di tutto il territorio e non solo del Comune di Orvieto che la ospita e il parcheggione, realizzato così grande, proprio per rispondere a queste razionalizzazioni ferroviarie (e magari finanziato con contributi provinciali e regionali) deve essere messo a disposizione di tutti alle stesse condizioni e non facendo discriminazioni.

I lavoratori e i cittadini di questo territorio sono tutti uguali!

            (Da Orvietonews)

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Parcheggio pendolari. Cittadinanza Attiva scrive al Prefetto e ipotizza una class action contro il Comune

 

Il sindaco Concina, a margine dell'incontro avuto con i pendolari orvietani ha chiaramente affermato di non aver alcuna intenzione, almeno per il momento, di far marcia indietro sulla questione parcheggio a pagamento alla Stazione. E allora Cittadinanza Attiva ha preso carta e penna e ha scritto una lettera aperta al Prefetto. Si richiede un intervento urgente, motivo: "grave illegittimità compiuta dall'Amministrazione comunale".

Questo il testo della Lettera aperta al Prefetto di Terni:

"Parcheggio a tariffa differenziata per residenti e non: grave illegittimità compiuta dall'Amministrazione comunale. Richiesta intervento.

Premesso che l' Amministrazione del Comune di Orvieto ha deciso di far pagare la sosta al parcheggio di Piazza della Pace, accanto alla stazione ferroviaria, con tariffe differenziate per chi risiede ad Orvieto e per chi vive altrove: i primi pagheranno 36 euro all'anno ed gli altri 240 euro; Rilevato che tale decisione appare palesemente illegittima in quanto contrasta con il principio di eguaglianza tra i cittadini, al quale si può derogare solo per obiettive differenze di status, quali: età, condizioni economiche, disabilità fisica, etc, ma non sulla base del luogo di residenza: la giurisprudenza civile ha, infatti, già più volte riaffermato l'illegittimità della differenziazione delle tariffe in base alla residenza; Ritenuto che l'Amministrazione di Orvieto non possa compiere illegittimità così evidenti, che vanno a danneggiare pesantemente centinaia di cittadini, senza che gli organi dello Stato preposti al controllo del buon andamento dell'Amministrazione degli Enti locali facciano sentire la propria voce; Rilevato, altresì che tale atto è solo l'ultimo di una serie di iniziative sconnesse che dimostrano l'obiettiva inidoneità di questa Giunta a governare la Città di Orvieto, nell'interesse dei cittadini e delle imprese; Considerato che questa Amministrazione sconta comunque i "disastri" amministrativi perpetrati dalle precedenti Amministrazioni,le quali piuttosto che perseguire l'interesse della Città hanno occupato il Comune per costruire apparati di consenso clientelare, con enorme spreco di risorse pubbliche

Tutto ciò premesso

Chiede al Prefetto di Terni

- di intervenire con i poteri previsti dalla legge per ricondurre l'Amministrazione comunale di Orvieto al rispetto e dei principi costituzionali e delle leggi dello Stato;

Si impegna

- a promuovere una class action contro il Comune di Orvieto contro questo grave atto di prepotenza nei confronti di cittadini dei Comuni vicini;

- a promuovere, a partire dal prossimo mese di Settembre, un approfondito dibattito nella Città per comprendere finalmente le cause ed individuare le precise responsabilità di coloro che, in questi ultimi anni, hanno portato questa nostra splendida Città, ammirata nel mondo, ad un dissesto finanziario, morale e civile."

            (Da Orvietonews)

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