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Torna "La Rimpatriata" e la sagra degli umbrichelli

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Lunedì 08 Agosto 2011 16:50

  Ferragosto: a Monteleone torna "La Rimpatriata"

 E' in corso da ieri, a Monteleone d'Orvieto, la tradizionale festa della cosiddetta "Rimpatriata". Per "La Rimpatriata", che tuttavia non è solo sagra, ogni sera si possono assaggiare
 i deliziosi "umbrichelli" monteleonesi rigorosamente fatti a mano, impreziositi da gustosi condimenti, e ancora piatti a sorpresa. Per quanto riguarda l'intrattenimento e il divertimento, ogni giorno vi sono manifestazioni di varietà, di musica e di danza, che culmineranno nell'estrazione della tombola in piazza il giorno di Ferragosto Il programma è inoltre ricco di cultura: oltre al concerto della Corale SS. Apostoli Pietro e Paolo che si è svolto il giorno 7 al teatro comunale dei Rustici, il 13 agosto è previsto, nel centro storico, un concerto all'aperto della Banda Musicale, e il giorno 16 agosto il tradizionale corteo storico con la Giostra del Giglio, manifestazione che trae spunto dall'antico statuto conservato nell'archivio storico comunale, e che rievoca momenti e vicende della storia medievale del paese.
Fiore all'occhiello delle manifestazioni della Rimpatriata 2011, organizzata  dalla locale Pro Loco e intitolata al maestro Franco Franchini, è la mostra "Benvenuto all'Italia Unita", che è ancora possibile visitare presso il Municipio. Allestita in collaborazione con la Soprintendenza Archivistica dell'Umbria, inaugurata in occasione della ricorrenza del 150° anniversario dell'Unità d'Italia lo scorso mese di marzo, ed aperta durante le Giornate Europee di Primavera del FAI (Fondo per l'Ambiente Italiano), la mostra è stata realizzata grazie al ritrovamento di un prezioso fondo archivistico costituito da numerosi manifesti pubblicati tra settembre e dicembre del 1860, giacente nell'Archivio storico comunale di Monteleone. Il materiale è stato inventariato a cura di Sergio Giovannini e della Prof. Maria Teresa Moretti, esperta delle vicende orvietane del Risorgimento, e risulta particolarmente interessante. È infatti costituito da circa 250 manifesti, ben conservati, che testimoniano lo sforzo che la macchina amministrativa compì, in quel periodo di tumultuosi eventi, per informare la popolazione di ciò che stava accadendo. È stata esposta una scelta significativa di pezzi, corredata anche da altri documenti, in modo da costituire una sequenza logica del passaggio dal Governo dello Stato Pontificio alla nomina della nuova Amministrazione Comunale, all'istituzione della Provincia dell'Umbria. Una sezione è poi dedicata alla Torre dell'Orologio, interamente costruita con materiali laterizi fabbricati nelle fornaci locali, monumento simbolo del Comune rinnovato dopo l'Unità d'Italia: documenti e fotografie ne raccontano la storia, le vicende, le caratteristiche, sottolineando tra l'altro la preziosità del traliccio di ferro che sostiene le campane, uscito dalle botteghe paesane su disegno dell'architetto Paolo Zampi, e la stupenda, originale "macchina oraria" fabbricata su misura dall'orologiaio Salvatorelli di Marsciano. (da Orvietonews) Rimpatriata di 35 anni fa
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