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Il passaggio di alcuni cavalieri di ventura nel territorio di Monteleone

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Sabato 11 Maggio 2013 21:37

1) SIMONETTO ORSINI (Simonetto di Mugnano) del ramo di Campese. Signore di Soriano nel Cimino, Mugnano ed Orte.

+ 1410 ca.

Data Stato/Compagnia di Vent. Avversario Azioni intraprese e altri fatti salienti!
1382 (con lo Stato della Chiesa) Antipapa Con Ugolino da Montemarte e Giovanni degli Ubaldini, entra in MONTELEONE D'ORVIETO e Montegabbione espellendone Pier Giovanni e Ranuccio da Marsciano.

CITAZIONI

Potente signore della Sabina e dell'Umbria.

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2) UGOLINO DA MONTEMARTE (Ugolino da Corbara) Guelfo. Conte  e Signore di Corbara e Cetona.

Abile condottiero. Capitano valoroso. Uno dei migliori capitani ed ingegneri militari del tempo. Esperto nell'arte militare. Famoso per le sue imprese. Prudente.Leale. Integerrimo.Amante delle lettere e degli studi.

1325 ? 1388 (febbraio)

Data Azioni intraprese e altri fatti salienti!
Gennaio 1369 Acquista dall'imperatore Carlo di Boemia i castelli di MONTELEONE D'ORVIETO e di Montegabbione.
1375 Compra per 2000 ducati Cetona dal nipote del papa, il Villata conte di Lorena, ed ha l'appoggio dei mercorini che dominano ad Orvieto. Acquista pure dal signore di Chiusi i suoi diritti su MONTELEONE D'ORVIETO e su Montegabbione.
1382 Con Giovanni degli Ubaldini, Simonetto Orsini ed il Brandeto, entra in MONTELEONE D'ORVIETO e Montegabbione e ne espelle Pier Giovanni e Ranuccio da Marciano.

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3) PIETRO FARNESE Signore di Montalto di Castro. Figlio di Ranuccio, padre di Ranuccio.

+ 1420 ca.

Data Stato/Compagnia di Vent. Avversario Azioni intraprese e altri fatti salienti!
1387 Compagnia di ventura dei Farnese Montemarte. Toglie con l'inganno ai Montemarte, suoi parenti, il castello di Pianzano; ne uccide il castellano, devasta MONTELEONE D'ORVIETOe ne dà alle fiamme le case. Viene affrontato da Francesco da Montemarte, che lo mette in fuga.

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4)  CHERUBINO DA PERUGIA (Cherubino degli Ermanni o della Staffa) fuoriuscito.  Signore di Città della Pieve. Cognato di Braccio di Montone.

+ 1445 (dicembre)

Data Stato/Compagnia di Vent. Avversario Azioni intraprese e altri fatti salienti!
Estate 1418 Stato di Perugia Montemarte. Si impadronisce di Montegabbione e di MONTELEONE D'ORVIETO ai danni del conteUgolino da Montemarte (NB: figlio o nipote del succitato Ugolino?).

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6) NICCOLO' FORTEBRACCIO (Niccolò della Stella, Niccolò Guerriero) di Sant'Angelo in Vado. Conte di Montone. Signore di Sansepolcro, Tivoli, Assisi, Vetralla, Montefiascone, Città di Castello, Città della Pieve. Nipote di Braccio di Montone, figlio della sorella Stella e di un  gentiluomo o di uno speziale di Sant'Angelo in Vado la cui insegna era  una stella. Padre di Braccio Vecchio di Montone, genero di Micheletto Attendolo.

1389 ? 1435 (agosto)

Data Azioni intraprese e altri fatti salienti!
1433 Esce da Vetralla, dove rimane Angelo di Roncone con 200 fanti; passa con 700 cavalli a Caprarola, a Castelnuovo e saccheggia Montedellaguardia. A Città di Castello. Alla notizia dell'uccisione del Colonna, lascia in tale località il Camuso con 200 cavalli e con il resto delle sue truppe ritorna a Vetralla; da qui si dirige a MONTELEONE D'ORVIETO. Persi molti cavalli per strada a causa della stanchezza e delle sortite dei nemici, è a Monte Vibiano Vecchio con 300 cavalli, a Pian del Carpine (Magione), a Fratta Todina ed a Montone. Marcia nell'eugubino e con l' ausilio degli abitanti di Sansepolcro, Città di Castello e Montone distrugge dalle fondamenta tre castelli che gli si sono ribellati per darsi al Montefeltro.

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5) SARPELLIONE o CIARPELLONE (Antonio da San Severino, Ciarpellone da Parma, Antonio Attendolo, Antonio di Colella) di San Severino, frazione di Parma. Signore di Arena Po. Figlio di un povero operaio.

+ 1444 (novembre)

Data Azioni intraprese e altri fatti salienti!
Agosto 1442 Assale Monticchiello nel senese; nel proseguio, aiuta Ugolino da Montemarte a rientrare a Montegabbione ed a MONTELEONE D'ORVIETO scacciandone i fanti perugini che ne sono alla guardia. Dopo qualche giorno, lascia Tuscania per puntare verso la marca di Ancona e si fa sempre notare per le numerose scorrerie compiute nei territori controllati dagli ecclesiastici. Saccheggia Gradoli, entra in Umbria e si ferma dei giorni alla Zeppa di Valiani per radunarvi fanti e cavalli. ToccaPaciano ed esce nel Materno; ha Piegaro, dopo un trattato con un prete, e la mette a sacco. I suoi saccomanni si impossessano del castello di Monte Gualandro, dove sono catturati alcuni contadini cui hanno chiesto in precedenza dell'acqua; sono invece respinti da Borghetto. E' a Maceratola ed a Colle San Paolo; da ultimo si allontana da Piegaro, dove vi colloca un presidio di 200 fanti, e si fa consegnare dai perugini 2000 fiorini e 1000 some di grano. I prigionieri sono condotti a Cortona.

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7) PAOLO VITELLI Signore di Montone. Figlio di Niccolò; fratello di Vitellozzo, Giovanni, Camillo e Giulio; padre di Alessandro e Niccolò.

1461 ? 1499 (ottobre)

Data Stato/Compagnia di Vent. Avversario Azioni intraprese e altri fatti salienti!
Gennaio/Febbraio 1496 Con l'esercito francese Napoli Segue il fratello Camillo e Virginio Orsinicontro gli aragonesi; saccheggia MONTELEONE D'ORVIETO perché gli abitanti negano le vettovaglie alle sue truppe. A febbraio entra negli Abruzzi e, in breve, recupera alla causa francese l'Aquila, Teramo e Giulianova (data a sacco).

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8) VITELLOZZO VITELLI di Città di Castello. Conte di Montone. Signore di Città di Castello, Monterchi ed Anghiari. Figlio di Niccolò; fratello di Paolo, Giulio, Giovanni, Camillo; cognato di Oliverotto da Fermo, genero di Paolo Orsini.

1458 ca. ? 1502 (dicembre)

Data Stato/Compagnia di Vent. Avversario Azioni intraprese e altri fatti salienti!
Gennaio 1497 con la propria compagnia di Ventura) Siena. Si impadronisce di Citerna; raccoglie a Città di Castello 200 uomini d'arme e 1800 fanti umbri, entra in MONTELEONE D'ORVIETOaiutando Bandino da Castel della Pieve; haFiculle, cerca di avere per accordo Sala e si pone sotto Orvieto. L' esperienza, acquisita con i francesi, gli permette di apportare nelle sue schiere alcune innovazioni, che vanno dall'uso dall'utilizzo del trasporto delle artiglierie su carri simili a quelli francesi, più maneggevoli di quelli utilizzati dagli italiani, all'allungamento delle picche (70 centimetri in più rispetto a quelle usate dai lanzichenecchi) ed all' addestramento dei suoi fanti al combattimento in quadrato come gli svizzeri. Volta verso Bracciano e si congiunge a Soriano nel Cimino con Carlo Orsini. Alla testa di tali truppe attacca i pontifici tra Soriano nel Cimino e Canepina: dopo un primo sfavorevole scontro di cavalleria, invia i picchieri italiani contro 800 lanzichenecchi; costoro annientano il quadrato nemico ed i cavalli pontifici si ritirano. Nello scontro sono catturati il Montefeltro e Giampiero Gonzaga; sono feriti Muzio Colonna ed il duca di Gandia Giovanni Borgia: tra morti e prigionieri i pontifici perdono più di 500 uomini. Con la vittoria, si collega con Bartolomeo d'Alviano; muove quindi su Monterotondo. Il papa Alessandro VI deve restituire agli Orsini le loro terre e liberare Paolo e Gian Giordano Orsini, seppure dietro il pagamento di una taglia di 50000 ducati. Il Vitelli accetta le condizioni dietro le pressioni di Consalvo di Cordoba e di Prospero Colonna ed il riconoscimento della signoria su Città di Castello. Per dare il soldo alle sue truppe si getta, infine, sul senese e mette a sacco San Casciano dei Bagni: interviene il pontefice e rientra a Città di Castello.

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9) BANDINO DA CASTEL DELLA PIEVE (Bandino Bandini) di Città della Pieve. Signore di Città della Pieve.

+ 1515 ca.

Data Stato/Compagnia di Vent. Avversario Azioni intraprese e altri fatti salienti!
1492 Con la compagnia di ventura degli Orsini Orvieto Con l'aiuto degli Orsini occupa MONTELEONE D'ORVIETO ed entra così in lite con Orvieto per il possesso di tale castello.
Novembre 1493 Interviene nella disputa il papa Alessandro VI che si reca ad Orvieto e gli ordina di abbandonare  MONTELEONE D'ORVIETO Montegabbione, Fabro e Salci.
Gennaio 1496 Prosegue il conflitto per recuperare MONTELEONE D'ORVIETO. Giulio e Paolo Orsini premono inutilmente nei suoi confronti per farlo desistere dalla sua offensiva.
Febbraio 1497 Guerra Privata Orvieto. Ritorna a  MONTELEONE D'ORVIETO e continua a minacciare la comunità d'Orvieto.
Marzo 1497 Intercetta diversi carri di frumento destinati ad Orvieto.
Tra Maggio e Giugno 1497 Perde Fabro; inizia dei negoziati con alcuni cittadini che si concludono ai primi di giugno con una tregua favorita dai Baglioni.Questa viene violata dagli avversari dopo alcuni giorni: è, infatti, attaccato in MONTELEONE D'ORVIETO da 66 cavalli leggeri, 160 fanti e 2 uomini d'arme. I nemici si accampano verso la chiesa di Sant' Angelo; il Castel della Pieve, con le sue artiglierie, li costrige presto ad allontanarsi verso Montegabbione; esce dal castello con 20 cavalli e 30 fanti e si pone al loro inseguimento. Gli orvietani con Pirro da Marciano sono sorpresi e messi in fuga. Dopo la vittoria si reca ad Allerona con 25 cavalli e 60 fanti e vi fa bruciare alcune case; si avventura sotto Orvieto con 50 cavalli e 50 fanti, depreda bestiame e fa alcuni prigionieri.
Luglio 1497 Seguono nuove tratattive con Ludovico da Marciano, nel corso delle quali alla testa di 60 cavalli si appropria di un convoglio di vettovaglie diretto ad Orvieto. Conclude la pace e MONTELEONE D'ORVIETO ritorna nelle mani degli orvietani.
Gennaio 1503 Guerra Privata Stato della Chiesa Riprende la sua guerriglia ai danni degli orvietani e dei pontifici. Parte da MONTELEONE D'ORVIETO; i suoi uomini assalgono al ponte della Carnaiola 6 muli carichi di mercanzie inviati daMichelotto Coreglia ad Orvieto. Sono uccisi 3 mulattieri perché riconoscono gli assalitori.

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10) PIRRO DA MARCIANO Conte. Figlio di Antonio; fratello di Ranuccio, Bernardino e Ludovico.

+ 1501 (gennaio)

Anno, mese Stato. Comp. ventura Avversario Condotta Azioni intraprese ed altri fatti salienti
1497 Apr. Orvieto Castel della Pieve 40 cavalli leggeri e 50 fanti Viene condotto per un mese dagli orvietani con Alessandro da Marciano: obiettivo è quello di recuperareMONTELEONE D'ORVIETO di cui si è fatto signore Bandino da Castel della Pieve. Il comune si assume l?onere di difendere le sue terre.
Giu. A seguito della revoca di una tregua da parte del capitano avversario, con il fratello Mario attraversa i monti vicini alla testa di 25 cavalli e di 60 fanti per impadronirsi della torre di Selci e di Montegabbione. La torre è espugnata: dei 5 difensori, 4 sono uccisi ed il quinto è gettato vivo dall?alto della stessa; la costruzione, infine viene data alle fiamme ed è distrutta dalle fondamenta. Pirro da Marciano assediaMONTELEONE D'ORVIETO con Paolo Albanese alla testa di 40 cavalli leggeri e di 60 fanti: si accampa nei pressi della chiesa di Sant?Angelo ed in breve è costretto ad allontanarsi dal tiro delle artiglierie del castello. Da esso ne esce per una sortita Bandino da  Castel della Pieve che sorprende i suoi uomini e cattura Paolo Albanese.

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11) MICHELOTTO COREGLIA (Michele di Corella, Michele Rabadas) Spagnolo, di Valenza.

+ 1508 (gennaio)

Anno, mese Stato. Comp. ventura Avversario Condotta Azioni intraprese ed altri fatti salienti
1497Lug. Chiesa 40 cavalli leggeri Viene inviato dal papa Alessandro VI a MONTELEONE D'ORVIETO per soccorrere gli abitanti di Orvieto, minacciati da Bandino da Castel della Pieve.
CITAZIONI

Anima dannata del Valentino, l'esecutore delle sue condanne capitali. Uno dei più famigerati capitani del Valentino.

Uomo crudelissimo. Uomo di mano, pronto a tutto per il suo padrone. Fidatissimo ministro ed esecutore esattissimo di tutte le scelleratezze del Valentino.

"Huomo così ribaldo, che tra suoi meriti appresso l'iniquo padrone (il Borgia) potè vantare più assassinii, che giorni di servitio."Tomasi

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12) ANDREA CORSO (Andrea Corsi)

+ 1479 (settembre)

Anno, mese Stato. Comp. ventura Avversario Condotta Azioni intraprese ed altri fatti salienti
1443Mag. Sforza Chiesa Con Ugolino da Montemarte è assediato in MONTELEONE D'ORVIETO e Montegabbione da Niccolò Piccinino.
Giu. Chiesa Sforza 400 fanti e 60 cavalli Dopo un mese di assedio si trova senza vettovaglie. Costretto ad arrendersi passa agli stipendi dei pontifici che gli riconoscono una condotta di 400 fanti e di 60 cavalli.

CITAZIONI

Connestabile valoroso

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13) BIORDO DEI MICHELOTTI (Bindo dei Michelotti, Biondo dei Michelotti, Biordo da Perugia) di Perugia. Fuoriuscito. Conte di Castel della Pieve e della val di Chiana. Signore di Perugia, Città della Pieve, Nocera Umbra, Orvieto, Assisi, Arcevia, Deruta, Trevi, Spello, Gualdo Tadino, Montefiascone, Montone. Fratello di Ceccolino, genero di Bertoldo Orsini.

1352 ? 1398 (marzo)

Anno, mese Stato. Comp. ventura Avversario Area attività Azioni intraprese ed altri fatti salienti
1393
Mag. Comp. ventura Perugia Umbria  e Marche Pandolfo e Pelino Baglioni scacciano da Città della Pieve il governatore pontificio del papa Bonifacio IX con l'accusa di essere un fautore dei raspanti e dei Michelotti. I Baglioni, inoltre, reclutano truppe e nottetempo si portano a Piegaro ai danni dei raspanti saccheggiando i beni di alcuni partigiani del partito avverso ed uccidendone alcuni membri; puntano, infine, contro contro Città della Pieve dove si trovano Giovanni Bandini ed altri Michelotti. Questi ultimi lasciano la località e si rafforzano in MONTELEONE D'ORVIETO ed in Montegabbione. I perugini cominciano a battere la rocca di Città della Pieve. A tali notizie intervengono in soccorso dei difensori Luca Monaldeschi della Cervara con fanti e cavalli e Monaldo da San Casciano con 200 cavalli. Biordo dei Michelotti invia, a sua volta, dalla Marca Edoardo dei Michelotti e Luca di Canale con 200 cavalli. I due condottieri si collegano, inoltre con Francesco da Montemarte e si impadroniscono della località, scacciandone i Baglioni,;  recuperano Piegaro. Alla fine Biordo dei Michelotti viene riammesso in Perugia dal papa; il governatore pontificio della città Giovanni Panciatichi ordina che siano cancellate le immagini ignominiose dei suoi famigliari e quelle di altri fuoriusciti dipinte sulla facciata del duomo verso la piazza. Sono pure restituiti ai raspanti i loro beni. Negli stessi giorni è invitato dai fiorentini a non molestare il territorio di Città di Castello.
Giu. ChiesaComp. ventura Umbria  e Marche Lascia Città della Pieve, cavalca verso Valiano e nel territorio di Montepulciano controllato dai fiorentini. Raggiunge le sue truppe, che stazionano a Ponte Valleceppi, per trasferirsi nella  marca di Ancona e combattervi i da Varano.

CITAZIONI

Valoroso. Capitano esperto. Pratico nelle armi. Famoso capitano del suo tempo. Capitano saggio. Accorto. Mite. Magnanimo. Gran signore.

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14) GIOVANNI DI VICO Prefetto di Roma. Ghibellino. Signore di Viterbo, Vetralla, Orvieto, Civitavecchia, Tarquinia,  Bolsena, Terni, Narni, Amelia, Tuscania, Tolfa, Blera, Ronciglione,Vallerano,Vignanello e Sipicciano. Padre di Francesco.

+ 1366 (aprile)

Anno, mese Stato. Comp. ventura Avversario Condotta Area attività Azioni intraprese ed altri fatti salienti
1358
Giu. Siena Perugia Capitano di guerra
Ott. Umbria e Toscana Al comando di più di 300 barbute, cavalca a MONTELEONE     D'ORVIETO e vi preda 700  capi di bestiame. E? sconfitto nei pressi  di Torrita di Siena

CITAZIONI

Soldato esperto. Capace, avveduto e scaltro sapeva il mestiere delle armi. Uno dei tanti tiranni dello stato della Chiesa impadronitisi di una località in seguito al trasferimento del papato ad Avignone.

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15) PAOLO  ALBANESE ( Paolo  Pantalea ) fratello di Demetrio, genero di Giorgio da Gallese.

+ 1500 (agosto)

Anno, mese Stato. Comp. ventura Avversario Condotta Area attività Azioni intraprese ed altri fatti salienti
1497
Giu. Orvieto Castel della Pieve 35 fanti Umbria Contrasta Bandino da Castel della Pieve che sta devastando l'orvietano. Prende parte all'assedio di MONTELEONE D'ORVIETO;  posto il campo vicino alla chiesa di Sant'Angelo, è costretto a ritirarsi a causa del tiro delle artiglierie. Dal castello esce il capitano avversario che lo cattura in una scaramuccia. Viene subito liberato.

CITAZIONE

Uomo valoroso.

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16) CAMILLO VITELLI di Città di Castello. Marchese di Sant?Angelo, duca di Gravina. Figlio di Niccolò; fratello di  Giovanni, Paolo, Vitellozzo e Giulio; padre di Vitello. Cognato di Giampaolo Baglioni.

1459 ? 1496 (maggio)

Anno, mese Stato. Comp. ventura Avversario Area attività

Azioni intraprese ed altri fatti salienti

1496 Gen. Francia Napoli Umbria Ritorna agli stipendi dei francesi per combattere il re di Napoli e con il Gimel persuade Virginio Orsini a seguirlo nell?avventura. Saccheggia MONTELEONE D?ORVIETO, perché gli abitanti gli hanno negato le vettovaglie; presta aiuto ad Altobello e Vittorio da Canale contro i guelfi degli Atti, piomba sul castello di Fiore, lo espugna e ne sono uccisi tutti gli abitanti, compresi i bambini.

CITAZIONI

Salito al livello dei maggiori condottieri del suo tempo. Valorosissimo. Celebre nella storia dell?arte militare per avere per primo in Italia ordinato la milizia degli archibugieri a cavallo. Famoso capitano. Di prontissimo ed acuto ingegno. Alto, di carnagione bianca, occhi e capelli neri.

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17) VIRGINIO ORSINI (Virginio Gentile Orsini) Duca di Bracciano. Conte di Albe e di Tagliacozzo. Conte di Campagnano. Signore di Vicovaro, Cerveteri, Avezzano. Figlio di Napoleone, padre di Carlo e Gian Giordano, cognato di Nicola Gaetani e di Bartolomeo d'Alviano, genero di Roberto Orsini.

1445 ca. - 1497 (gennaio)

Anno, mese Area attività

Azioni intraprese ed altri fatti salienti

1496 Gen. Umbria

Entra a forza in MONTELEONE D'ORVIETO ed ottiene alloggiamenti e vettovaglie per i suoi uomini; si trasferisce nel todino ufficialmente per combattervi i fautori della causa ghibellina. Non si allontana dall'Umbria a causa del ritardo delle paghe; i soldati si danno ovunque a razzie ed a furti. A Castelfranco, presso Todi, è raggiunto da ambasciatori del papa e della Lega Italica che cercano di persuaderlo ad abbandonare gli stipendi dei francesi, gli offrono 40000 ducati e lo minacciano nei suoi stati: si mantiene fedele alla parola data. I fiorentini gli inviano del denaro e si sposta.

CITAZIONI

Valoroso nelle cose di guerra. Di saldo ed indomoto vigore.

Maestro di milizia dalla cui scuola uscirono molti allievi fra Orsini, Conti, Vitelli, Anguillara e Baglioni.

Uomo di guerra esperto.

Guerriero mediocre.

Famosissimo capitano del suo tempo. Condottiero di molta reputazione.

Sommo intrigante.

Tipico rappresentante di quei capitani di ventura avvezzi a vedere nella guerra un'operazione finanziaria e diplomatica, elementi negativi nella storia dell'arte militare di questi periodi.

Prudentissimo. Famoso in guerra per la sua lentezza che allora teneva quasi luogo di scienza.

Illustre in pace per magnificenza di modi e copia di averi. Liberale, splendido.

Turbolento barone romano. Considerato alla pari di sovrani.

Di giusta statura, assai robusto; di volto rubicondo, occhi azzurri e capelli neri. Grasso.

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GIOVANNI DEGLI UBALDINI (Giovanni d'Azzo) di Castel Lombardo

+ 1390 (giugno)

Anno, mese Stato. Comp. ventura Avversario Area attività

Azioni intraprese ed altri fatti salienti

.1382 .Lug...... Chiesa Antipapa Umbria

Nell'orvietano con Ugolino da Montemarte e Simonetto Orsini; entra in MONTELEONE D'ORVIETO ed in Montegabbione e ne espelle i da Marsciano.

CITAZIONI

Valoroso. Ritenuto da Giovanni Acuto il migliore capitano italiano del suo tempo. Bellicoso.

Capitano il più esperimentato dei suoi giorni. Intendentissimo dell'arte militare. Maestro di guerra.

Famoso condottiero. Celebre nella scuola della milizia italiana.

Il più famoso capitano italiano del secolo XIV, prima di Alberico da Barbiano.

Uomo di ventura uso alle rapine.

Fedelissimo. Leale.

Prudente.

Fiero ghibellino.

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