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Festeggiamenti in onore di San Teodoro

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Venerdì 20 Maggio 2022 00:00

Festeggiamenti in onore di San Teodoro

Dopo più di trent'anni, Monteleone d'Orvieto e tutta la sua comunità tornano a festeggiare il patrono San Teodoro. 

Chi era San Teodoro?

Il Santo Martire Teodoro proviene dalle Catacombe di S. Ponziano in Roma.
Il corpo era stato rinvenuto con i segni indicanti il martirio e il monogramma “Xto” (sacrificato a Cristo) col nome proprio “Teodoro”, noto pertanto nel nome e nella grandezza, anche se è ignoto il tiranno sotto cui ha subito il martirio.
Il trasporto da Roma a Monteleone di Orvieto risale al 1778, tenacemente voluto dal Priore Cherubini che desiderava ardentemente la presenza del corpo di un martire nella Collegiata dei SS. Pietro e Paolo e fortunatamente propiziato dal prestigio dell’allora Vescovo di Città della Pieve Mons. Mancini.
Il sacerdote Pozzi scelto perché si prendesse cura di far rivestire le sacre ossa e di preparare l’urna che potesse custodirle, poté scrivere: “Terra monteleonese veramente fortunata“.
Il corpo fu deposto nell’Urna e sigillato dal custode dei corpi dei SS. Martiri, D. Filippo Tojetti, con i sigilli del Cardinale Colonna.
Nel dicembre del 1778, prima esposto alla pubblica venerazione nella Chiesa di S. Nicolò dei Lorenesi, poi tra tante difficoltà legate alla particolarità del carico, alle cattive condizioni atmosferiche, alle strade dissestate, intraprese il suo viaggio verso Monteleone di Orvieto, passando per Baccano, Ronciglione, Montefiascone, attraverso il fiume Paglia e l’Osteria Nuova.
A Orvieto erano pronti dei volontari Monteleonesi per portare il Santo a spalla; era il primo incontro con i rappresentanti della cittadinanza monteleonese.
Dopo una breve, sosta alla Maestà di Ficulle, sempre trainato dai cavalli, il corpo del Santo attraversò il Ripignolo.
Il 17 dicembre 1778 l’Urna era a Monteleone di Orvieto, accompagnato da una grande folla in processione.
Deposta davanti all’altare maggiore per la venerazione dei fedeli.
Solo in tempi molto recenti ha trovato la sua definitiva destinazione nella sua cripta.
Non sono mancati grazie e prodigi, tuttavia il prodigio peculiare è legato alla pioggia; infatti S. Teodoro veniva invocato per far cessare la pioggia dannosa e veniva portato fuori per implorare la desiderata pioggia.
La festa inizialmente celebrata la 2° domenica di Maggio e i due giorni seguenti, venne poi portata alla 4° domenica di Maggio come è tuttora.
Ogni cinque anni viene celebrata con particolare solennità.

Grazie alla Diocesi e a Don Simone è stata fatta una ricognizione delle Sacre Reliquie di San Teodoro che avendo avuto esito favorevole, hanno permesso di organizzare la manifestazione che vedrà celebrazioni su tutto il territorio monteleonese con la stessa traslazione del santo nelle varie parrocchie da Santa Maria, a Colle, a San Lorenzo per poi tornare, il 3 luglio, a Monteleone d'Orvieto. 

La manifestazione avrà inizio da domenica, 22 maggio. 

In allegato il manifesto. 

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