Il territorio di Monteleone d’Orvieto vanta un incredibile panorama naturale che abbraccia parte dell’Umbria, del Lazio e della Toscana. Per la sua posizione di dominio sull’orvietano e Città della Pieve, fu per molto tempo un importante luogo strategico.
Il paese è parte integrante dell’Alto Orvietano, un territorio di straordinaria bellezza dal punto di vista paesaggistico, di notevole interesse storico, artistico, architettonico e culturale. Un paesaggio dove i castelli, un tempo luoghi di controllo del territorio ma anche ferventi centri di vita agricola e artigianale, ancora si presentano con la loro struttura originaria. La zona del “viver bene”, caratterizzata da un ambiente incontaminato, alimentazione naturale a chilometro zero e ottima qualità della vita.
Il Castello di Monteleone, eretto per mano degli orvietani tra il Mille e il 1100 a difesa dei confini settentrionali, era caratterizzato da possenti mura, ancora visibili in alcuni tratti.
Il primo documento ufficiale in cui viene citato Monteleone è un atto ufficiale dell’imperatore Federico II di Svevia del 1243, con il quale venivano fissati i nuovi confini di Castel della Pieve, fedele all’imperatore. Nel 1278 il Comune di Orvieto determinava i confini dei propri territori e Monteleone veniva indicato come Piviere.
Il Castello di Monteleone rimase sotto il controllo orvietano fino al 1373, data in cui, per volere di Carlo IV, passò al visconte di Turenna, quindi fu ceduto al conte Ugolino di Montemarte da Corbara. Fu sempre conteso dai Conti di Marsciano che possedevano già il vicinissimo Castel Brandetto.
Tra il 1643 e il 1644 le sorti di Monteleone cambiarono drasticamente: durante la Guerra di Castro tra il Papa e i Farnese, il castello fu assediato, distrutto e saccheggiato dai fiorentini, alleati dei Farnese. Da quel momento, privato della fortezza e di parte delle mura difensive, Monteleone cessò di essere un vero e proprio castello.
Riconquistata dalla Chiesa, ne restò parte fino all'Unità d'Italia.
La sua storia millenaria ha visto nascere a Monteleone d’Orvieto attività e personaggi importanti: dalle fornaci per la fabbricazione di laterizi, materiali musivi e vetri usati anche nella costruzione del Duomo di Orvieto, a Mastro Consilio Dardalini (XIII secolo), maestro vetraio e musaicista che ne dirigeva i lavori, fino ad arrivare al poeta e critico letterario Pietro Bilancini (1864-1895) e ad Attilio Parelli (1874-1944), direttore d’orchestra e compositore.
The area of Monteleone d’Orvieto boasts incredible natural scenery, which covers parts of Umbria, Lazio and Tuscany. Because of its dominant position overlooking the land around Orvieto and Città della Pieve, it was an important strategic place over the centuries.
This municipality is a part of the northern most area around Orvieto, better known as “Alto Orvietano”: an area of extraordinary beauty and interest in terms of scenery, history, art, architecture and culture. Countryside castles, once home to the rulers of the area and flourishing communities based on agriculture and traditional crafts, maintain their original layout to the present day. The land of the “Good life”, unspoilt natural surroundings, healthy eating and an excellent quality of life come together.
The Castle of Monteleone, built by Orvieto between 1000 and 1100 AD as a defensive northern bastion, had imposing walls that are still visible in some points.
The first official document in which we find Monteleone cited is an official deed drawn up in 1243 by Emperor Frederick II of Swabia to fix the new boundaries with Castel della Pieve, which was loyal to the Emperor. In 1278 the Commune of Orvieto established its own boundaries and Monteleone was defined as a “Piviere”: a territory under the jurisdiction of a parish priest, pievano in Italian.
The Castle of Monteleone remained under the control of Orvieto until 1373, when at the behest of Charles IV it came under the rule of Guillaume III Roger de Beaufort, Viscount of Touraine, to then be transferred to Count Ugolino di Montemarte da Corbara. Rule has always been disputed between the Counts of Montemarte and the Counts of Marsciano, who owned the nearby Castel Brandetto.
Between 1643 and 1644, the destiny of Monteleone drastically changed: during the Wars of Castro between the Pope and the Farnese dukes of Parma, the castle was besieged, destroyed and sacked by the Florentine troops, allies of the Farnese Family. From that moment, being deprived of its fortress and part of its defensive walls, Monteleone ceased to be a castle.
It was later won back by the Papal States and remained under their dominion until the Unification of Italy.
Monteleone d’Orvieto has been home to various important industries and well known figures over its long history: from furnaces for the production of bricks, mosaics and glass, which were used for building the Cathedral in Orvieto, to Mastro Consilio Dardalini (14th century), Master glassmaker and mosaicist who worked there as a construction manager, to the poet and literary critic Pietro Bilancini (1864-1895) and the orchestra director and composer Attilio Parelli (1874-1944).
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